Adesso che abbiamo cominciato ad usare Transmission ci troveremo un bel po' di file sparsi per l'HD ma anche sugli altri computer della nostra rete locale e avremo ovviamente voglia di fare un po' di ordine. Vero?
Abbiamo configurato Samba in un post precedente ma, almeno sulla mia rete locale, la sua velocità è imbarazzante; non riesco a spostare file a più di 2,5 Mbit\sec.
Per spostare 2 giga occorrono all'incira 14 minuti!!
Per usare in maniera decente l'HD del Raspberry come NAS abbiamo bisogno di andare molto più veloci. Per fare questo dobbiamo installare un leggerissimo server FTP sul Raspberry.
apriamo la console del raspberry e digitiamo
sudo apt-get install vsftpd
digitiamo poi
sudo nano /etc/vsftpd.conf
andiamo a modificare il file
anonymous_enable=YES
write-enable su yes
local-enable su yes
anon_upload_enable=YES
anon_mkdir_write_enable=YES
basta decommentare queste righe per rendere accessibile upload e download dei file come la creazione e cancellazione di file e cartelle
A questo punto il nostro Raspberry sarà già raggiungibile da console ftp. La console è molto potente e comoda in molti casi, ma ho trovato che una interfaccia grafica lo è molto di più quando dobbiamo "sistemare" dei file e delle cartelle.
Installiamo allora su uno dei computer della nostra rete "FILEZILLA" un leggero e veloce client ftp che ci farà spostare i file almeno DIECI volte più velocemente.
Appena installato inseriamo nella prima riga in alto l'IP del Raspberry l'User e la Password che se non avete cambiato nulla saranno pi e raspberry e buon divertimento!
Visto che fico?
Nel prossimo tutorial (possiamo chiamarlo così?) ci collegheremo da fuori rete locale utilizzando il Raspberry come un rudimentale "cloud"!
ciao
Raspberry Pi - Tutorial - Risorse - Guide
raspberry pi, putty, win32 disk imager, transmission, torrent, montare hd, samba, rete, film, risorse, programmazione, python
martedì 14 ottobre 2014
martedì 23 settembre 2014
Raspberry | Errata Corrige post 1 al 7
Scagli la prima pietra chi...vabbè...era per dire...FERMI!
Causa un mio errore la settimana scorsa si è "sputtanata" la SD del Raspberry e siccome NON avevo fatto backup ( "tanto vuoi che capiti proprio a me..?" ) mi sono trovato bloccato e con tutti i dati contenuti nell'HD irraggiungibili. Quindi nella condizione di dover ricominciare tutto da capo. Proprio seguendo la "mia" guida mi sono accorto di alcuni errori nei post, di passaggi non troppo chiari e di "orrori" ortografici!
Ma procediamo con ordine.
Qui di seguito l'elenco delle correzioni ed il link al post in questione
ciao
Causa un mio errore la settimana scorsa si è "sputtanata" la SD del Raspberry e siccome NON avevo fatto backup ( "tanto vuoi che capiti proprio a me..?" ) mi sono trovato bloccato e con tutti i dati contenuti nell'HD irraggiungibili. Quindi nella condizione di dover ricominciare tutto da capo. Proprio seguendo la "mia" guida mi sono accorto di alcuni errori nei post, di passaggi non troppo chiari e di "orrori" ortografici!
Ma procediamo con ordine.
Qui di seguito l'elenco delle correzioni ed il link al post in questione
- In caso di blocco del sistema i dati conservati in un HD con file system ext4 possono essere backuppati SOLO con un sistema Linux. Perciò è necessario valutare bene la propria situazione... nel mio caso un file system NTFS è da preferire perché...non dispongo di un pc Linux [possibile usando una iso Linux da dvd]
- Parte 1 - Corretto il titolo (link)
- Parte 2 - Corretto il titolo (link)
- Parte 4 - Corretto il titolo, corretto errore (link)
- Parte 5 - Corretto il titolo, aggiunta una sezione, corretto errore (link)
- Parte 6 - Corretto il titolo, aggiunta una sezione, corretti errori (link)
- Parte 7 - Corretto il titolo, corretti alcuni passaggi, corrette le foto (link)
- Parte 8 - Aggiunta sezione, piccole correzioni (link)
ciao
giovedì 4 settembre 2014
La Qualità Audio Video nei video Pirata!
Cominciamo col dire che tutto quello che sto per scrivere e tutti i link che riuscirò ad inserire sono a solo scopo divulgativo e che non sono in alcun modo responsabile di quello che farete con le informazioni in esse contenute. Fatto.
Quello della qualità dei file Audio e Video che trovano in rete è un problema fastidioso. Fastidioso perché la velocità delle normali linee adsl da noi è veramente ridicola ed il rischio di scoprire che, dopo 3 ore di download, il file tanto desiderato fa schifo è altissimo.
nota : potete controllare la velocità effettiva della vostra linea adsl con il link nella sezione approfondimenti
Agli albori di internet la velocità era talmente bassa che l'unico formato possibile era quello testuale. Poi le cose sono via via migliorate e con l'aumentare della velocità sono aumentate di pari passo la qualità ma soprattutto la pesantezza dei file disponibili.
Perciò con il passare del tempo la "comunità" si è data delle regole.
Queste regole consistono in sigle che compongono il nome del file in modo che chi cerca possa capire cosa ha trovato (nome) ma soprattutto conoscerne la qualità (sigle).
a titolo di esempio facciamo finta di aver trovato questo video
Captain America - The Winter Soldier (2014) [Bdrip 720p H264 - English Italian Ac3 5.1 - Sub Ita En ]
insieme al titolo del video troviamo delle sigle
Titolo ed anno di uscita.................(Captain America - The Winter Soldier (2014) )
Formato Video...........................(Bdrip sorgente Blu Ray - una delle migliori)
Risoluzione Video.......................(720p - inferiore solo alla 1080p)
Codec......................................(H264 Libreria Video)
Audio lingue..............................(in questo caso inglese ed italiano)
Audio Formato...........................(Ac3 5.1 - indica che l'audio è originale )
Sottotitoli.................................(Sub anche in questo caso italiano e inglese)
Quindi prima di passare al lato oscura della forza sapremo di trovarci davanti ad un file di ottima qualità sia audio che video (a meno che qualcuno in vena di scherzi....)
per questo alcuni "firmano" il proprio lavoro ponendo alla fine del nome una sigla che li identifica come vediamo nel file seguente
Il.Pretore.2014.iTALiAN.AC3.DVDRip.XviD-T4P3
(T4P3 è la "sigla" di chi ha materialmente eseguito la codifica)
Seguendo il link sotto troverete una buona panoramica delle possibili combinazioni.
guida alle sigle
Ciao
Quello della qualità dei file Audio e Video che trovano in rete è un problema fastidioso. Fastidioso perché la velocità delle normali linee adsl da noi è veramente ridicola ed il rischio di scoprire che, dopo 3 ore di download, il file tanto desiderato fa schifo è altissimo.
nota : potete controllare la velocità effettiva della vostra linea adsl con il link nella sezione approfondimenti
Agli albori di internet la velocità era talmente bassa che l'unico formato possibile era quello testuale. Poi le cose sono via via migliorate e con l'aumentare della velocità sono aumentate di pari passo la qualità ma soprattutto la pesantezza dei file disponibili.
Perciò con il passare del tempo la "comunità" si è data delle regole.
Queste regole consistono in sigle che compongono il nome del file in modo che chi cerca possa capire cosa ha trovato (nome) ma soprattutto conoscerne la qualità (sigle).
a titolo di esempio facciamo finta di aver trovato questo video
Captain America - The Winter Soldier (2014) [Bdrip 720p H264 - English Italian Ac3 5.1 - Sub Ita En ]
insieme al titolo del video troviamo delle sigle
Titolo ed anno di uscita.................(Captain America - The Winter Soldier (2014) )
Formato Video...........................(Bdrip sorgente Blu Ray - una delle migliori)
Risoluzione Video.......................(720p - inferiore solo alla 1080p)
Codec......................................(H264 Libreria Video)
Audio lingue..............................(in questo caso inglese ed italiano)
Audio Formato...........................(Ac3 5.1 - indica che l'audio è originale )
Sottotitoli.................................(Sub anche in questo caso italiano e inglese)
Quindi prima di passare al lato oscura della forza sapremo di trovarci davanti ad un file di ottima qualità sia audio che video (a meno che qualcuno in vena di scherzi....)
per questo alcuni "firmano" il proprio lavoro ponendo alla fine del nome una sigla che li identifica come vediamo nel file seguente
Il.Pretore.2014.iTALiAN.AC3.DVDRip.XviD-T4P3
(T4P3 è la "sigla" di chi ha materialmente eseguito la codifica)
Seguendo il link sotto troverete una buona panoramica delle possibili combinazioni.
guida alle sigle
Ciao
lunedì 1 settembre 2014
Parte 10 - Raspberry impostiamo Transmission (client torrent)
Oggi configureremo un client torrent tra i più semplici e completi. Lo installeremo senza interfaccia grafica e lo gestiremo esclusivamente tramite web. Sembra complicato ma non lo è!
Il client in questione è Transmission
Digitiamo sulla console del Raspberry
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade
per aggiornare pacchetti e fuffa varia (questo è un buon momento per un caffè)
installiamo adesso Transmission senza interfaccia grafica
sudo apt-get install transmission-daemon
appena fatto fermiamo Transmission per apportare delle modifiche al suo file di configurazione
sudo /etc/init.d/service transmission-daemon stop
nota : se non fermiamo Transmission tutte le modifiche al file di configurazione non saranno salvate!
creiamo tre cartelle sul disco (alle quali dobbiamo assegnare i permessi per utente e gruppo)
sudo mkdir /percorso/nomedisco/completi [torrent finiti]
sudo mkdir /percorso/nomedisco/incompleti [in scaricamento]
sudo mkdir /percorso/nomedisco/controllo
mettendo i file .torrent in questa cartella (nomecartella3) il programma li metterà automaticamente in coda per il download (!)
nota :
per creare una cartella mkdir /percorso/NOME_CARTELLA
per cancellarla rmdir /percorso/NOME_CARTELLA
le cartelle si cancellano solo se vuote (credo)
per cancellare un file rm /percorso/NOME_FILE
Questa è la vista lato console. Anche se meno intuitiva possiamo vedere la cartella che abbiamo creato (tor) con all'interno le tre altre cartelle!
nota : possiamo anche creare solo una cartella dentro la quale mettere sia i file completi che quelli incompleti
nota2: possiamo rinominare le cartelle a nostro gusto
Andiamo adesso a modificare il file di configurazione di Transmission
sudo nano /home/utente/.config/transmission-daemon/settings.json
andiamo per prima cosa a modificare la cartella dove verranno salvati i dati scaricati scendiamo con le frecce fino a trovare "download-dir...." che andremo a modificare con il nostro percorso
dobbiamo cambiare anche la riga seguente "incomplete-dir-enabled" da false a true per abilitare l'uso di questa cartella.
nota : se lasciamo false anche i file incompleti verranno salvati nella cartella indicata in "download-dir...."
Per utilizzare Transmission agiremo tramite web ma dobbiamo fare in modo che il programma non ci vieti l'ingresso.
Andremo quindi a modificare la riga preposta
sostituendo il solito true con false in questo modo qualsiasi ip potrà collegarsi a Transmission MA con user e password!
nota : se non cambiate nulla user e password saranno "transmission" "transmission"
A questo punto non ci resta che aggiungere due righe alla fine del file ma prima della parentesi graffa che lo chiude
"watch-dir": "/mnt/nas/tor/torrent", è il percorso dove il programma cercherà i torrent da scaricare
"watch-dir-enabled": true attiva
nota : queste ultime due righe sono opzionali
ATTENZIONE : tutte le righe del file di configurazione terminano con la virgola TRANNE l'ultima e tutto il file è COMPRESO tra parentesi graffe.
La sezione seguente prende spunto a piene mani da Maxtrix.nix (grazie)
Dobbiamo abilitare il nostro NomeUtente (il mio è sempre pi) nel gruppo digitiamo quindi:
sudo adduser pi debian-transmission
poi editiamo la riga USER=NomeUtente
sudo nano /etc/init.d/transmission-daemon
su più blog consigliano per evitare problemi di scrittura di abilitare i permessi con:
sudo chown nome_utente -R /var/lib/transmission-daemon/info/
sudo chown nome_utente /etc/transmission-daemon/settings.json
nota: la parte sottostante è opzionale - non testata
per evitare "blocchi" editiamo i seguenti file
sudo nano /etc/sysctl.conf
cambiando il valore dell'ultima riga con 16384
sudo nano /boot/cmdline.txt
Abbiamo finito!
Riattiviamo il servizio con
sudo /etc/init.d/service transmission-daemon start
Andiamo adesso sul nostro browser preferito e digitiamo l'indirizzo ip che abbiamo dato al nostro Raspberry seguito da :9091
[ad esempio : http://192.168.1.40:9091]
Dopo aver inserito user e password (transmission - transmission) ci troveremo nell'interfaccia web di quello che diventerà uno dei nostri programmi preferiti!
nota : ovviamente è possibile cambiare sia userid che password
Nel prossimo post vedremo come usare Transmission
ciao
Il client in questione è Transmission
Digitiamo sulla console del Raspberry
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade
per aggiornare pacchetti e fuffa varia (questo è un buon momento per un caffè)
installiamo adesso Transmission senza interfaccia grafica
sudo apt-get install transmission-daemon
appena fatto fermiamo Transmission per apportare delle modifiche al suo file di configurazione
sudo /etc/init.d/service transmission-daemon stop
nota : se non fermiamo Transmission tutte le modifiche al file di configurazione non saranno salvate!
creiamo tre cartelle sul disco (alle quali dobbiamo assegnare i permessi per utente e gruppo)
sudo mkdir /percorso/nomedisco/completi [torrent finiti]
sudo mkdir /percorso/nomedisco/incompleti [in scaricamento]
sudo mkdir /percorso/nomedisco/controllo
mettendo i file .torrent in questa cartella (nomecartella3) il programma li metterà automaticamente in coda per il download (!)
nota :
per creare una cartella mkdir /percorso/NOME_CARTELLA
per cancellarla rmdir /percorso/NOME_CARTELLA
le cartelle si cancellano solo se vuote (credo)
per cancellare un file rm /percorso/NOME_FILE
Questa è la vista lato console. Anche se meno intuitiva possiamo vedere la cartella che abbiamo creato (tor) con all'interno le tre altre cartelle!
nota : possiamo anche creare solo una cartella dentro la quale mettere sia i file completi che quelli incompleti
nota2: possiamo rinominare le cartelle a nostro gusto
Andiamo adesso a modificare il file di configurazione di Transmission
sudo nano /home/utente/.config/transmission-daemon/settings.json
andiamo per prima cosa a modificare la cartella dove verranno salvati i dati scaricati scendiamo con le frecce fino a trovare "download-dir...." che andremo a modificare con il nostro percorso
facciamo lo stesso per la cartella dei file incompleti che andrà a contenere tutti i file che stiamo scaricando ma che.....non abbiamo ancora terminato!
dobbiamo cambiare anche la riga seguente "incomplete-dir-enabled" da false a true per abilitare l'uso di questa cartella.
nota : se lasciamo false anche i file incompleti verranno salvati nella cartella indicata in "download-dir...."
Per utilizzare Transmission agiremo tramite web ma dobbiamo fare in modo che il programma non ci vieti l'ingresso.
Andremo quindi a modificare la riga preposta
sostituendo il solito true con false in questo modo qualsiasi ip potrà collegarsi a Transmission MA con user e password!
nota : se non cambiate nulla user e password saranno "transmission" "transmission"
A questo punto non ci resta che aggiungere due righe alla fine del file ma prima della parentesi graffa che lo chiude
"watch-dir": "/mnt/nas/tor/torrent", è il percorso dove il programma cercherà i torrent da scaricare
"watch-dir-enabled": true attiva
nota : queste ultime due righe sono opzionali
ATTENZIONE : tutte le righe del file di configurazione terminano con la virgola TRANNE l'ultima e tutto il file è COMPRESO tra parentesi graffe.
La sezione seguente prende spunto a piene mani da Maxtrix.nix (grazie)
Dobbiamo abilitare il nostro NomeUtente (il mio è sempre pi) nel gruppo digitiamo quindi:
sudo adduser pi debian-transmission
poi editiamo la riga USER=NomeUtente
sudo nano /etc/init.d/transmission-daemon
su più blog consigliano per evitare problemi di scrittura di abilitare i permessi con:
sudo chown nome_utente -R /var/lib/transmission-daemon/info/
sudo chown nome_utente /etc/transmission-daemon/settings.json
nota: la parte sottostante è opzionale - non testata
per evitare "blocchi" editiamo i seguenti file
sudo nano /etc/sysctl.conf
cambiando il valore dell'ultima riga con 16384
sudo nano /boot/cmdline.txt
(copia e incolla)
dwc_otg.lpm_enable=0 console=ttyAMA0,115200 kgdboc=ttyAMA0,115200 console=tty1 root=/dev/mmcblk0p2 rootfstype=ext4 elevator=deadline smsc95xx.turbo_mode=N rootwait
Abbiamo finito!
Riattiviamo il servizio con
sudo /etc/init.d/service transmission-daemon start
Andiamo adesso sul nostro browser preferito e digitiamo l'indirizzo ip che abbiamo dato al nostro Raspberry seguito da :9091
[ad esempio : http://192.168.1.40:9091]
Dopo aver inserito user e password (transmission - transmission) ci troveremo nell'interfaccia web di quello che diventerà uno dei nostri programmi preferiti!
nota : ovviamente è possibile cambiare sia userid che password
Nel prossimo post vedremo come usare Transmission
ciao
giovedì 14 agosto 2014
Console Linux per Raspberry - Comandi Utili
Durante la mia brevissima esperienza con linux ( con la versione per il Raspberry) ho fatto la conoscenza con la linea di comando; apprezzandone l'elegante potenza. Ho solamente grattato la superficie ma quello che ho trovato mi è piaciuto!
Vorrei fare l'elenco dei principali comandi, chissà che torni utile a qualcuno!
p.s. certo che se qualcuno possedesse la conoscenza di qualche altro esoterico comando....
man nomedelcomando
ritengo che questo sia il più importante di tutti! Ci restituisce tutti i parametri del comando che ci interessa.....fico no?
halt -h ( spenge il raspberry e mette i dischi collegati in posizione di riposo! )
shutdown -h now ( clone del comando precedente )
sudo -i
privilegi di amministratore (con logout o exit si torna indietro)
df -h
da a video informazioni sullo spazio di tutte le unità montate
ps aux
da a video tutti i processi attivi (non mi ricordo a cosa mi è servito...)
apt-get remove nome-pacchetto
rimuove completamente un pacchetto (programma ) installato
apt-get purge nome-pacchetto
rimuove completamente un pacchetto (programma ) installato
mkdir /nomedir/nomedir
crea una cartella in un percorso
rmdir /nomedir/nomedir
rimuove la cartella di prima
touch nomefile
crea un file vuoto con il nome indicato
cat nomefile
visualizza il contenuto di nomefile
rm nomefile
cancella nomefile
mv foto.txt foto2.txt
rinomina un file (anche digitando il percorso di origine del file attenzione che il file di origine si cancellerà)
cp foto.txt fotonuova.txt
copia il file dal percorso di origine al percorso di destinazione e non viene cancellato il file di origine
fdisk -l | grep '^Disk'
identifica gli HD collegati
lsusb
identifica le periferiche usb collegate
iwlist wlan0 scan
identifica i parametri delle reti wifi raggiungibili
testparm
parametri del file di configurazione di Samba ( smb.conf )
chmod 777 -R /nomedir/nomedir
da i permessi di scrittura alla cartella e tutte le sottocartelle (-R)
ls -l
elenco delle cartelle e dei loro permessi
chown utentefinale /percorso/nomefile
cambia il proprietario di un file\cartella
chmod ugo +- wrx /percorsofile
aggiunge o toglie permessi di scrittura, lettura, esecuzione a Utente, Gruppo, Altri (o)
umount /dev/sda1
smonta il disco nel percorso
mount /dev/sda1
monta il disco nel percorso
mount -a
monta tutto
Vorrei fare l'elenco dei principali comandi, chissà che torni utile a qualcuno!
p.s. certo che se qualcuno possedesse la conoscenza di qualche altro esoterico comando....
man nomedelcomando
ritengo che questo sia il più importante di tutti! Ci restituisce tutti i parametri del comando che ci interessa.....fico no?
halt -h ( spenge il raspberry e mette i dischi collegati in posizione di riposo! )
shutdown -h now ( clone del comando precedente )
sudo -i
privilegi di amministratore (con logout o exit si torna indietro)
df -h
da a video informazioni sullo spazio di tutte le unità montate
ps aux
da a video tutti i processi attivi (non mi ricordo a cosa mi è servito...)
apt-get remove nome-pacchetto
rimuove completamente un pacchetto (programma ) installato
apt-get purge nome-pacchetto
rimuove completamente un pacchetto (programma ) installato
mkdir /nomedir/nomedir
crea una cartella in un percorso
rmdir /nomedir/nomedir
rimuove la cartella di prima
touch nomefile
crea un file vuoto con il nome indicato
cat nomefile
visualizza il contenuto di nomefile
rm nomefile
cancella nomefile
mv foto.txt foto2.txt
rinomina un file (anche digitando il percorso di origine del file attenzione che il file di origine si cancellerà)
cp foto.txt fotonuova.txt
copia il file dal percorso di origine al percorso di destinazione e non viene cancellato il file di origine
fdisk -l | grep '^Disk'
identifica gli HD collegati
lsusb
identifica le periferiche usb collegate
iwlist wlan0 scan
identifica i parametri delle reti wifi raggiungibili
testparm
parametri del file di configurazione di Samba ( smb.conf )
chmod 777 -R /nomedir/nomedir
da i permessi di scrittura alla cartella e tutte le sottocartelle (-R)
ls -l
elenco delle cartelle e dei loro permessi
chown utentefinale /percorso/nomefile
cambia il proprietario di un file\cartella
chmod ugo +- wrx /percorsofile
aggiunge o toglie permessi di scrittura, lettura, esecuzione a Utente, Gruppo, Altri (o)
umount /dev/sda1
smonta il disco nel percorso
mount /dev/sda1
monta il disco nel percorso
mount -a
monta tutto
mercoledì 13 agosto 2014
Parte 9 - Condividiamo i dati con Samba (versione base, molto base)
Oggi cercheremo di installare Samba sul nostro Raspberry così da poter accedere al contenuto del suo HD da uno dei computer (con qualsiasi sistema operativo!!) della nostra rete.
Diventerà il nostro "cloud" personale sul quale mettere al sicuro le foto, i documenti e tutta la "fuffa" che scarichiamo dalla rete.
si, si anche i nostri amati pornazzi!
NOTA IMPORTANTE : versione base per un solo utente.
Installiamo samba
sudo apt-get install samba samba-common-bin
sudo smbpasswd -a <user_name>
aggiungiamo un utente con una password
sudo service samba stop
nota : tutte le modifiche al file fstab.conf vanno fatte dopo aver digitato il comando sopra scritto.
nota2 : prima di fare qualsiasi modifica è bene fare una copia di backup del file smb.conf
sudo cp /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.old
sudo cp /etc/samba/smb.conf.old /etc/samba/smb.conf
ripristina il file originale
sudo nano /etc/samba/smb.conf
con questo comando apriamo il file smb.conf ed andiamo ad aggiungere alla fine del file le seguenti righe
[<folder_name>]
path = /home/<user_name>/<folder_name>
valid users = <user_name>
read only = no
riavviate il sistema digitando
sudo service samba restart
adesso il raspy sarà visibile dagli altri computer in rete ed accessibile tramite l'utente e la password inserite.
Se trovate degli errori (ci sono, ci sono) scrivetelo!
Ciao
Diventerà il nostro "cloud" personale sul quale mettere al sicuro le foto, i documenti e tutta la "fuffa" che scarichiamo dalla rete.
si, si anche i nostri amati pornazzi!
NOTA IMPORTANTE : versione base per un solo utente.
Installiamo samba
sudo apt-get install samba samba-common-bin
sudo smbpasswd -a <user_name>
aggiungiamo un utente con una password
sudo service samba stop
nota : tutte le modifiche al file fstab.conf vanno fatte dopo aver digitato il comando sopra scritto.
nota2 : prima di fare qualsiasi modifica è bene fare una copia di backup del file smb.conf
sudo cp /etc/samba/smb.conf /etc/samba/smb.conf.old
sudo cp /etc/samba/smb.conf.old /etc/samba/smb.conf
ripristina il file originale
sudo nano /etc/samba/smb.conf
[<folder_name>]
path = /home/<user_name>/<folder_name>
valid users = <user_name>
read only = no
riavviate il sistema digitando
sudo service samba restart
adesso il raspy sarà visibile dagli altri computer in rete ed accessibile tramite l'utente e la password inserite.
Se trovate degli errori (ci sono, ci sono) scrivetelo!
Ciao
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martedì 12 agosto 2014
Parte 8 - Montare HD sul Raspberry (ver. 2) - Segue dal Post 7
Altro modo di montare un HD sul Raspberry e vivere felici.
Con queste istruzioni monteremo l' HD non considerando la sua posizione ma il suo UUID (identificativo universale) e differisce pochissimo dal metodo precedente
Per ora l'ho trovato più sicuro e preciso.
Digitiamo
sudo blkid
questo comando ci permette di conoscere gli UUID di tutte le periferiche collegate
quello in giallo è il mio HD, che come detto nel post 6, è posto in /dev/sda1 e che adesso andremo a montare nella posizione scelta.
digitiamo
sudo nano /etc/fstab
questo comando ci permette di editare il file fstab
come nell'esempio precedente inseriamo alla fine del file la riga sotto evidenziata inserendo l' UUID del vostro HD.
Salviamo.
Adesso dovete solo digitare sudo reboot ed il vostro HD sarà montato al suo posto ad ogni riavvio del Raspberry.
Questo sistema funziona perfettamente anche con NTFS.
UUID="SiglaUIDdelVostroHD" /mnt/nomedisco ntfs-3g user,uid=pi,gid=pi,conv=b,dev,defaults,nofail,suid,umask=0000 0 0
Se ci sono errori o qualcosa non dovesse funzionare insultatemi pure!
Con queste istruzioni monteremo l' HD non considerando la sua posizione ma il suo UUID (identificativo universale) e differisce pochissimo dal metodo precedente
Per ora l'ho trovato più sicuro e preciso.
Digitiamo
sudo blkid
questo comando ci permette di conoscere gli UUID di tutte le periferiche collegate
quello in giallo è il mio HD, che come detto nel post 6, è posto in /dev/sda1 e che adesso andremo a montare nella posizione scelta.
digitiamo
sudo nano /etc/fstab
questo comando ci permette di editare il file fstab
come nell'esempio precedente inseriamo alla fine del file la riga sotto evidenziata inserendo l' UUID del vostro HD.
Salviamo.
Adesso dovete solo digitare sudo reboot ed il vostro HD sarà montato al suo posto ad ogni riavvio del Raspberry.
Questo sistema funziona perfettamente anche con NTFS.
UUID="SiglaUIDdelVostroHD" /mnt/nomedisco ntfs-3g user,uid=pi,gid=pi,conv=b,dev,defaults,nofail,suid,umask=0000 0 0
Se ci sono errori o qualcosa non dovesse funzionare insultatemi pure!
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